Pubblico questo post per spiegare le motivazioni del mio gesto e precisare che non ha nessuna valenza politica o di sterile polemica.
Si tratta della difesa della dignità professionale e di cittadino del sottoscritto che ritiene che siano stati lungamente negati i suoi diritti.
Come più volte dichiarato sul mio Blog e su quello del Sindaco ritengo di essere stato oggetto di vessazioni e soprusi da parte del Sindaco e della dirigenza dell’ufficio tecnico, il primo per non aver verificato quanto da me più volte denunciato, la seconda per aver direttamente operato nei miei confronti in modo illegale.
Affinché non si dica che ho agito in modo frettoloso e maligno ho proceduto a notificare il mio intendimento al Sindaco prima mediante e-mail (sabato 13 marzo), e successivamente il lunedì 14 mediante regolare nota scritta e protocollata nella quale si precisavano i motivi (comunque già noti) della mia denuncia.
Riporto la nota che ho presentato:
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Al Signor Sindaco del comune di Castellammare del Golfo
Oggetto: Preavviso di denuncia.
Egregio signor Sindaco, ora basta.
Anche se ho minacciato diverse volte di presentare denuncia nei suoi confronti e del dirigente U.T. in cuor mio sapevo che era un modo per scuotere il pachiderma dormiente e condurlo al ragionamento, ma ora avete passato qualunque limite di decenza, di arroganza e prevaricazione.
Io non voglio essere prevaricato.
Lei, da un anno, è stato messo da me a conoscenza non di tutte ma di molte illegalità che avvengono nella sezione urbanistica e non si è mai degnato di verificare la validità delle mie segnalazioni.
Io non sono in grado di dire se questi disservizi siano un trattamento speciale per il sottoscritto e se avvengono per suo ordine (per rispondere in modo abbietto alle mie fastidiose richieste di legalità e trasparenza) o per disposizioni più o meno tacite di qualche dirigente infastidito o perché la confusione nell’ufficio in oggetto e la mancanza di direttive sensate portano ad una specie di babele e di paralisi facendo dimenticare legalità ed umanità.
Da mesi protesto per le mie pratiche bloccate e per i miei diritti negati minacciando denunce e nessuno mi crede, ma ora, se non altro per non perdere la faccia, sono costretto a procedere sia contro di lei che della sua dirigente.
Questo è il mio programma:
- Oggi 13 marzo 2010 le spedisco questo mio sfogo per via telematica nel suo blog per vedere se ha il coraggio di pubblicare pure questa;
- Lunedi 14 marzo consegnerò al protocollo questa nota in modo ufficiale;
- Martedì 15 pubblicherò questo documento sul mio blog spiegando a chi vuol capire che la mia azione non è politica né polemica ma solo di difesa della mia dignità offesa;
- Nei giorni successivi sarò all’estero ma ritornerò e mercoledì 24 mi recherò presso la stazione dei carabinieri per sporgere la mia denuncia e consegnare il dossier con le notizie e le circostanze che sono alla base della mia rivendicazione.
Lo so, sarà forse più traumatico per me che per voi che dell’arroganza avete fatto mestiere, ma devo farlo anche a costo di dover chiudere lo studio. Io voglio sentirmi cittadino e non suddito.
Solo per sua comodità le riassumo molto sinteticamente le situazioni oggetto della denuncia che presenterò alle autorità competenti. Queste cose sono da tempo a sua conoscenza per avergliele scritte io in varie occasioni.
1) Aperta e ripetuta violazione dell’art. 2 della LR n. 17/94 di cui il sottoscritto ha chiesto espressamente e ripetutamente l’applicazione riportandola sulla richiesta in bollo delle varie pratiche;
2) mancanza di qualsiasi riscontro di qualunque tipo a tutte le pratiche presentate dal mio studio di cui farò dettagliato elenco;
3) Nessuna risposta alle mie ripetute richieste di notizie sulla pratica di rilascio di abitabilità presentata il 23/06/06 prot. N. 20404 intestata a xxxxxxxx;
4) Nessun riscontro alla pratica di variante ai sensi dell’art. 15 della L. 47/85, presentata in data 30/05/07 prot. 15198 intestata a xxxxxxxxx;
5) Nessun riscontro alla richiesta di abitabilità presentata il 29/05/08 prot. N. 19410 del 4/6/08 intestata a xxxxxxxxxxxxxxx;
6) Nessun riscontro alla pratica di variante ai sensi dell’art. 15 della L. 47/85, presentata in data 1/12/08 prot. 39625 del 4/12/08 intestata a xxxxxxxxxx;
7) Nessun riscontro alla richiesta di abitabilità presentata il 9/12/09 di cui non conosco il numero di protocollo in quanto l’impiegato addetto al protocollo giustamente si infastidisce alle continue richieste in quanto tale numero dovrebbe essere fornito dall’ufficio competente al richiedente presso il suo domicilio assieme al nominativo del responsabile del procedimento come prescritto dalla legge;
8) Nessun riscontro nonostante ripetuti solleciti relativi alla pratica edilizia presentata in data 11/10/07 intestata a xxxxxxxxxx di cui so ufficiosamente che è stata esaminata in C.C.E. a dicembre 2009 ma senza che mi si metta in condizione di conoscere il parere e mettere in atto le conseguenti procedure;
9) Nessuna notizia di qualsiasi tipo in risposta alla richiesta di concessione edilizia presentata in data 15/10/09 a nome di xxxxxxxxxxxxxxxxxxxx.
10) Ancora nessun esito per una pratica di completamento presentata in data 22/10/2007 che forse dovrebbe essere in dirittura di arrivo in questi giorni e di cui preferisco momentaneamente non precisare il richiedente;
Mi riservo di elencare alle autorità altre pratiche già concluse ma che hanno richiesto tempi assurdi per la loro conclusione.
OGGI, OLTRE A CONTINUARE IL MUTISMO SULLE PRATICHE PRESENTATE, MI SI DICE CON CANDIDA TRANQUILLITA’ CHE LE PRATICHE N. 3, N. 5, N. 6 E N. 7 NON SI TROVANO E TUTTI I DOCUMENTI ORIGINALI (collaudo, certificato di conformità strutturale, perizie, certificati sugli impianti ecc) IN ESSA CONTENUTI SONO STATI PERSI. MA STATE SCHERZANDO???? E NON SI RITIENE NEMMENO DI DOVER CHIEDERE SCUSA?? CHI HA AVUTO HA AVUTO E CHI HA DATO HA DATO??)
Ho aspettato con pazienza il trascorrere delle varie vicende, dai commissari alle elezioni, dalle abusive chiusure dell’ufficio per riorganizzazione alle ridicole riaperture senza che sia cambiato nulla, ma dopo un anno dal suo insediamento non ha più senso aspettare, io ho il dovere civile di presentare regolare denuncia perché non voglio essere vostro complice, costi quello che deve costare.
Senza alcuna cordialità
Ing. Martino Di Benedetto
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Vedremo come si concluderà questa storia.
4 commenti:
Finalmente qualcuno che ha il coraggio di agire perchè le cose migliorino per TUTTI!
Ing. Di Benedetto, per quel che vale, ha il mio appoggio.
Buona fortuna!
Certo non è bello quello che scrive l'ing. Di Benedetto, non capisco quello che realmente sta succedendo negli uffici comunali, ma in giro si avverte questa sensazione di disagio e di malumore in tutta la popolazione "pensante".Non dare risposte alle richieste dei cittadini, anche se fatte dai tecnici, mette in evidenza l'arroganza di chi pensa di essere onnipotente e non vulnerabile. Spero che il sindaco faccia di tutto per evitare un'eventuale denuncia, che non gioverebbe a nessuno, e si attivi per vedere come realmente si sono svolti i fatti, lasciando da parte l'eventuale antipatia che può avare, o non avere, nei confronti dell'ing: Di Benedetto, in quanto lo stesso di fatto si sta battendo per una giusta causa: "il rispetto della legalità e della trasparenza negli uffici comunali".
Saluti a tutti e complimenti all'ing Di Benedetto. Giovanni
Salve,
è la prima volta che scrivo nel suo blog e chiedo scusa a priori se il mio scrivere non sarà scorrevole.
Io sono pienamente d'accordo con lei perchè tutto quello che accade nel nostro amatissimo comune e anarmole e privo di ogni ragione, però una cosa non capisco, DOVE SONO TUTTI GLI ALTRI INGEGNERI, ARCHITETTI E GEOMETRI DI CASTELLAMMARE? Perchè solo lei, giustamente si fa sentire e rompe questo muro di silenzio? Non capisco se a tutti gli altri tecnici le pratiche vanno avanti con i tempi e i modi previsti dalla legge? O stanno in silenzio solo per paura di mettersi contro il "palazzo"?
PARLATE, FATEVI SENTIRE, METTETECI LA FACCIA, altrimenti sembrerà che solo ing. DI BENEDETTO ha problemi, invece, ognuno di voi cari tecnici sà che purtroppo non è cosi
UN CORDIALE SALUTO
VITO
DIPENDENTE STATALE E IN QUANTO TALE DISINTERESSATO DI EDILIZIA , E QUINDI SOLTANTO UN CASTELLAMMARESE CHE HA A CUORE IL SUO PAESE E I SUOI COMPAESANI
Intervengo solo perchè penso sia giusto e doveroso dire la propria, essendo anch'io della disgraziata categoria dei tecnici. I miei inviti ai colleghi, anche su questo blog, sono sempre caduti nel vuoto, come quelli di tanti anni fa, di fare gruppo, di discutere delle problematiche comuni... nulla! Non sono riuscito a smuovere una foglia. Pertanto ormai penso che non importi a nessuno ciò di cui stiamo discutendo. Volevo soltanto dire che mi dispiace che si debba arrivare alla denuncia per ottenere (forse) quello che spetta di diritto e che tutti gli altri cittadini hanno o dovrebbero avere. Ma sappiamo benissimo che Castellammare è sempre stata e continua ahimè ad essere una realtà a parte... Tempo fa un dirigente a cui facevo notare che la prassi che richiedevo era prevista dalla legge e in altri comuni la si usava abitualmente, mi rispose: si è vero, ma ciò non vale a castellammare....come se da noi ci fossero delle leggi speciali fatte ad hoc. Che dire? A parte le lamentele sulle pratiche perdute (cosa già capitata altre volte....) e sulle quali il Sindaco è bene che si adoperi, penso che tutto si possa risolvere se solo si applicasse la legge: il cittadino chiede, l'amministrazione DEVE rispondere, comunicando il nominativo del responsabile del servizio, l'orario di ricevimento, il telefono etc. per consentire al cittadino di informarsi sull'iter della pratica. Non solo, se viene richiesta una integrazione della documentazione va fatto per iscritto ed una sola volta (mentre siamo abituati a continue e ripetute richieste verbali....però le integrazioni vanno portate al protocollo...) con il rischio di perdersi tra protocolli generali e interni, firme, assegnazioni e così via........ Basterebbe un pò di buona volontà nell'applicazione della legge a tutela del cittadino e un pò di chiarezza, si potrebbero evitare tante recriminazioni inutili.
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