lunedì 27 aprile 2009

TUTTO BENE MADAMA LA MARCHESA!

Il 2 marzo 2009, dopo un mese di discussione pubblica su questo Blog, un gruppo di 46 cittadini chiese al sindaco di Castellammare di operare in modo legale e trasparente sulle procedure dell'Ufficio Tecnico per evitare inutili sofferenze alla parte più debole della popolazione che non potesse permettersi una raccomandazione influente.

Pensate che ad oggi il sindaco abbia risposto in qualsiasi modo a questi 46 cittadini? Oppure pensate che abbia risposto ad una sola delle mie richieste fatte in qualità di privato cittadino che vede lesi i propri diritti?

Ma nemmeno per sogno.

Lui resta chiuso li nel suo castelletto, raccolto nella sua boria, convinto che la ragione e la giustizia siano dalla sua parte e che non deve rendere conto a nessuno.

Ancora oggi in quell'ufficio si produce molto poco. Uno sguardo all'albo pretorio ci indica una produzione di 7 concessioni edilizie negli ultimi 70 giorni, ma cinque sono in sanatoria e non portano certamente lavoro agli artigiani.

Io ci rinuncio. Non intendo amareggiarmi la vita per lottare contro una situazione che sta bene a tutti. Starò come tutti alla finestra a godermi la mattanza.

Art. 328 Codice Penale - Rifiuto di atti di ufficio. Omissione.
Comunque, tutto bene madama la Marchesa!

domenica 26 aprile 2009

UN SOGNO CHE PUO' DIVENTARE REALTA'

Giuseppe Curatolo vuole realizzare il suo sogno ed ha la stoffa per farlo ma ha bisogno di sentire il consenso della sua citta. Diamogli una mano.

Basta poco, che ce vo'?

giovedì 23 aprile 2009

L'ACQUA E' UN DIRITTO

A Torino, Genova, Parma, Piacenza e Reggio Emilia la fusione tra Iride ed Enia rischia di consolidare il sistema privatistico di gestione del servizio idrico.

L'articolo 9 del nuovo Statuto prevede che "il capitale della nuova Società dovrà essere detenuto in misura rilevante da enti pubblici". Prima era garantita la partecipazione di maggioranza da parte degli enti pubblici. Così facendo, la quota di capitale pubblico tenderà a scendere sotto il 51%, il che equivale a dire che il controllo effettuato dai cittadini su un bene pubblico diventerà pari a zero.

Il diritto all'acqua è inalienabile e deve essere accessibile equamente da tutti.

Il governo Berlusconi, con la legge n.133 del 6 agosto 2008, ha avviato la privatizzazione delle risorse idriche nazionali decidendo che "la loro gestione può essere affidata a soggetti privati". Entro il 31 dicembre 2010 tutti i servizi pubblici locali, compresi quelli idrici, diventeranno una "materia prima" quotata in borsa, come l'oro ed il petrolio.

Come se non bastasse, il Governo, con la legge n. 126 del 24 luglio 2008, ha tagliato il Fondo per la ristrutturazione e l'ammodernamento della rete idrica nazionale che prevedeva lo stanziamento ai comuni di 30 milioni di euro per il 2008 e di 20 milioni per il 2009 e per il 2010. Gli enti locali non saranno più in grado di far funzionare i nostri rubinetti e saranno costretti a cederne la gestione.

La scelta della privatizzazione è scellerata ed inconcludente, come dimostra il caso di Parigi. Dopo una lunga gestione privata, il sindaco della capitale francese ha deciso di rendere di nuovo pubblica la gestione delle risorse idriche poiché le aziende private avevano causato disservizi ed un aumento incontrollato dei prezzi. La stessa cosa è accaduta in Inghilterra. Ora il rischio è concreto anche in Italia.

E' indispensabile battersi affinché l'acqua rimanga pubblica e di proprietà dei cittadini.

mercoledì 22 aprile 2009

C'ERA UNA VOLTA UN PONTE PIENO DI BUCHI.

Si, c'era una volta un bel ponte pieno di buchi sui due lati della carreggiata. Era (ed è) proprio un bel ponte, fiero e snello nella sua maestosità mentre cavalca il San Bartolomeo ma aveva quei brutti buchi. Se ci guardavi attraverso vedevi il fiume sotto. Ora quei buchi non ci sono più. Quegli inutili buchi finalmente sono stati chiusi dall'asfalto così non si vedono più. A che servivano quegli stupidi buchi, a dare il senso di vertigine se ci guardavi dentro?
Però, ora che piove tanto e si pattina forse qualcuno rifletterà sull'utilità di quei buchi ai lati della carreggiata e magari li andrà a individuare e a riaprire.

lunedì 20 aprile 2009

RITORNA IL RICEVIMENTO DEL GIOVEDI' POMERIGGIO

Da oggi, la dirigenza della sezione urbanistica dell'Ufficio Tecnico ha deciso che il pubblico si riceve:

LUNEDI' ore 10,00 - 13,30
GIOVEDI' ore 15,30 - 18,00

Ora attendiamo che il direttore generale si decida a rispettare la legge sulla "certificazione di presentazione delle pratiche edili".

Ma comunque ..... Tutto bene madama la Marchesa!

domenica 19 aprile 2009

I CONTI NON TORNANO VERAMENTE

E’ uscito il bando per affidare gli incarichi di verifica strutturale degli edifici comunali a tecnici liberi professionisti, ma i conti non tornano.

Non torna che la nostra sicurezza pubblica venga valutata da professionisti che pressati dalle esigenze di far quadrare il bilancio accettano incarichi che non sono congeniali al loro percorso formativo e mi voglio fermare alla mia categoria senza volgere lo sguardo ad altre. Mi riferisco ad ingegneri elettronici, meccanici, atomici, chimici. Il nostro stato li autorizza ad eseguire calcoli di stabilità antisismica di edifici come autorizza me a progettare navi, bombe atomiche o computer. A me non verrebbe in mente di progettare una navicella spaziale ma in ogni caso se volessi potrei anche provarci e nessuno mi potrebbe accusare di esercizio abusivo della professione, tanto quante persone possono morire, 5 o 6. Ma vuoi mettere quanto guadagnerei! Ripeto, parlo della mia categoria ma anche altre categorie dovrebbero fare un esame di coscienza scrupoloso.

Non torna che si chieda al professionista uno sconto partendo da importi assolutamente non remunerativi già in partenza. Sempre grazie a questa crisi economica, e non solo economica, i partecipanti si scanneranno a colpi di percentuale e nella migliore delle ipotesi usciranno sconti nell’ordine del 20% e non in base a considerazioni di decenza ma solo perché è meglio quello che niente. L’amministrazione pone illegalmente a carico del professionista tutte le spese di manovalanza, prove di carico , analisi di laboratorio, carotaggi, assicurazione professionale, registrazione del contratto e bolli. Fatti due conti, ci crediate o meno, al professionista rimarranno al netto 800 € per ogni edificio con i quali dovrà compensare le sue giornate lavorative, la sua professionalità e la gravissima responsabilità di dichiarare o meno la stabilità sismica dell’edificio. Dovrà pure farlo mantenendo una media di un collaudo a settimana perché in caso contrario pagherà 60€ di penalità al giorno e se ritardasse più di un mese gli ritirerebbero l’incarico senza dargli un euro e gli chiederebbero i danni.

Non tornano i conti perché se volessi farmi un controllo alla salute non sceglierei gli specialisti nel campo della chirurgia estetica in base al maggiore sconto sulla parcella comprensiva anche degli oneri relativi agli esami di laboratorio. Non mi sentirei del tutto tranquillo. Magari potrei avere fortuna ed essere servito a puntino ma mi resterebbe sempre il dubbio.

Il solito amico affezionato dirà che se non mi va posso semplicemente non concorrere ed io lo rassicuro in anticipo: “Non mi passa neanche per l’anticamera del cervello di partecipare”, ma in ogni caso voglio dire la mia. Posso?

Comunque. Tutto bene Madama la Marchesa!

sabato 18 aprile 2009

CHE STORIA E' QUESTA?!!

Vista la mia professione di "cementificatore" dovrei compiacermi di questa notizia ma non ci riesco.
Leggo sui giornali la proposta presentata dalla "Servizi Globali Generali s.r.l." per la realizzazione di 600 posti letto sulla costa fra Castellammare e Guidaloca, 37 ettari di terreno interessato, centro congressi per 1.000 persone, occupazione di 100-200 persone fra bassa e alta stagione.
E le infrastrutture territoriali dove sono?
Avete presente cos'è il traffico estivo sulla statale nel tratto dallo svincolo al bivio di Scopello in questi ultimi anni? E noi vogliamo caricare ancora un ulteriore traffico generato dall'indotto dei 600 posti letto?
Senza volere fare polemiche gratuite bisogna considerare i casi di emergenza e quindi le esigenze di protezione civile del nostro territorio.
E la tutela del paesaggio? Impazziamo per farci approvare dalla Soprintendenza ai beni ambientali un piccolo rustico di 50 metri quadrati in quelle zone e si darebbe un parere positivo ad un apporto antropico di tale pesantezza?
Ma vogliamo pensare a come si snaturerà il nostro paese? A come si drogherà la nostra economia?
No, non riesco ad entusiasmarmi.

mercoledì 15 aprile 2009

NESSUN REGALO NELL'UOVO DI PASQUA

Ancora nessuna novità sul fronte della riorganizzazione dell'ufficio Tecnico.
- Si riceve ancora tre ore a settimana.
- Le ricevute previste dalla legge per le pratiche edili non vengono ancora rilasciate.
- I provvedimenti amministrativi per esecuzione di lavori edili continuano a non essere emanati (provate a guardare sullo spazio a destra "Succursale dell'albo pretorio").
- Le tantissime pratiche di semplice completamento di lavori per edifici in corso di costruzione non vengono esitate.

Allora, preso dallo sconforto, ti convinci a usare (sia pur con le pinze) il procedimento che prevede lo svolgimento dei lavori sotto la piena responsabilità del tecnico e cosa scopri?
Se provi a presentare una DIA (Denuncia di Inizio Attività) scopri che il protocollo non ha ricevuto dalla Dirigenza alcuna direttiva per l'accettazione di tali pratiche. La D.I.A. ha necessità di prova e di data certa dell'avvenuta presentazione. L'ufficio del protocollo non ha idea (non per loro colpa)di come deve comportarsi per ricevere una D.I.A.

Dicono che al comune di Castellammare non si può protocollare nulla se non è prima passata dalle mani Dirigente Generale.(!!!????)
Possibile che la legge può ammettere un arbitrio del genere?
E se sono antipatico al Dirigente Generale e questo volesse buttare la pratica nel cestino, chi lo potrebbe impedire?
E' possibile che abbia questa grande discrezionalità?
Ma comunque: "Tutto bene Madama la Marchesa!!"

giovedì 9 aprile 2009

FINALMENTE LA FINIAMO

Finalmente la finiamo con questa pagliacciata delle proroghe. L'applicazione della nuova normativa sismica era stata rinviata per la terza volta ed era consentito usare la vecchia fino a giugno 2010.
Dopo la tragedia dell'Abruzzo hanno scoperto che questi continui rinvii sono criminali perchè alle cose o ci si crede e allora si fanno subito o non ci si crede e allora si può evitare di creare confusione.
Se veramente crediamo che la nuova norma rivoluzionerà il concetto di sicurezza sismica perchè consentire un periodo transitorio così lungo facendo costruire edifici meno sicuri? Che senso ha avuto rimandare di così tanto l'applicazione della nuova norma?
Sembra che questa sera il governo si sia impegnato ad annullare la proroga e a imporre l'applicazione del nuovo testo normativo.