martedì 16 luglio 2013

MA MENTRE TI CURI, FATTI RICOVERARE.



NESSUNA SPERANZA.

E SIAMO ANCORA NELLA MERDA.

Nessuna speranza per Castellammare. Cambiano i sindaci, gli assessori, i consiglieri ma non le teste. Il guaio è che tutti pensano che la politica sia quella che si fa nel partito.

Io prendo tre, tu uno, all'uno diamo la speranza di qualcosa, all'altro la promessa di un incarico, a tutti i (babbasoni) l'illusione che si ha un programma e le idee giuste per partire verso la salvezza.

Ma intanto il tempo passa, si attende sempre qualcosa: un dirigente che deve arrivare, uno che deve andare, un sindaco che deve cambiare, una elezione che deve dare l'indirizzo da seguire. I nostri vecchi avevano un modo efficace per descrivere questa situazione: (Dare acqua nmanu). Poi succede sempre qualcosa che non ti consente di portare avanti il programma: una retata, un terremoto, una crisi economica globale, una crisi politica, qualunque cosa per cui si possa dire: (Non è stata colpa mia!).

L'edilizia è morta non perché non ci sono i soldi ma perché la si è voluta fare morire sacrificandola al malinteso senso di legalità, alla punizione di un popolo disabituato a seguire le leggi e perciò ora deve essere punito. Colpa di una dirigenza che non ha saputo distinguere tra un comportamente edilizio dolosamente scorretto e una comportamento non corretto indirizzato da una classe politica e burocratica disattenta e fondamentalmente libertina.
Ora si da la caccia ad abusi che non erano abusi bloccando tutte le iniziative edilizie. E il politico tace.
Ora si arriva ad usare i mezzi di sburocratizzazione, che sono nati per favorire il cittadino, come un ulteriore modo per vessarlo e renderlo impotente davanti a burocrati ottusi ma anche ad una classe politica ignobile per la loro pochezza. E il politico tace.
Ora si arriva a creare procedimenti inventati, volutamente complicati e insensati per far perdere il cittadino nei meandri delle competenze, dei protocolli e delle procedure spesso illegali. E il politico tace.

Il nostro politico non tace perché è connivente. No. Tace perché è proprio inconcludente.

Il vero potere è in mano alla burocrazia e la nostra è DOC.