sabato 8 gennaio 2011

MI E' CADUTO UN MITO, ANZI UNA MITA.

Ci sono rimasto veramente male.

Avevo creato, nella mia mente, l’immagine di una persona senza mai averla sentita parlare.

Avevo associato a quell’immagine femminile così ordinata, snella, bionda riccioluta, silenziosa e continentale un carattere mite, educato, sensibile, quello che si può definire una bella persona.

Noi abbiamo sempre avuto un senso di complesso di inferiorita nei confronti dei continentali del nord, pensiamo che abbiano una mente più aperta, una cultura più profonda, una educazione più raffinata. Personalmente mi sono emancipato da quando è nata la Lega Nord, non riesco più a considerare migliori persone che convivono con i leghisti (ma questa è un'altra storia).

Non vi dirò chi è perché non avendo testimoni non posso rischiare una denuncia ma vi giuro che non ci metto niente di mio. Quella persona si riconoscerà nelle mie parole e forse (ma non ci spero) si vergognerà un pochino e magari si vergognerà un pochino (ma un pochino di più) anche il nordico marito.

Andiamo al fatto.

Il 5 gennaio ho partecipato ad una gita parrocchiale, mi piace l’atmosfera familiare che si respira in queste occasioni di socializzazione. Siamo andati a S. Giovanni Gemini e a Cammarata a vedere presepi.

Non appena salito in autobus ho subito notato la presenza di quella personcina bionda e mi sono meravigliato che fosse da sola, ma mi sarei meravigliato ancora di più se fosse stata accompagnata dall’importante marito.

Dopo la visita ai 700 presepi nella cripta di una chiesa di San Giovanni Gemini ci apprestavamo a risalire sull’autobus per spostarci in altro sito e, forse inavvertitamente, uno dei partecipanti ha fatto cadere a terra un tovagliolino, UNO, solo uno e forse non se ne è nemmeno accorto.

Mi trovavo a circa un metro dalla signora in oggetto, stava parlando al telefonino con un familiare per accertarsi che qualcuno andasse a prenderla al ritorno dalla gita e ad un tratto si è soffermata a descrivere l’episodio del fazzolettino con queste parole: “ …. gettano i fazzolettini per terra, …… sono Castellammaresi!”.

Ad un tratto un fazzolettino era diventato “i fazzolettini” e i Castellammaresi gente da cui attendersi comportamenti da incivili.

Io penso, cara signora e gentile marito, che se i Castellammaresi fossero incivili, già da qualche tempo avrebbero cacciato lei e suo marito da questo martoriato paese. No cara signora. I Castellammaresi sono solo un popolo senza nervo abituato alle dominazioni straniere.

Mi dispiace per chi non ha capito, ma non è che ci voglia necessariamente un cervello da premio Nobel per arrivarci.