Vi racconto una storia.
Una storia che spiega perché, certe volte, vediamo la
mancanza di partecipazione alle disgrazie di chi vive in condizioni poco
agiate.
Si dice:
“Gli sbagli dei padri
non devono pesare sui figli” per dire per esempio che se una persona viene da
un certo ambiente non è detto che non riesca a comportarsi diversamente da come
si usa in quell’ambiente.
Ma si dice pure:
“A sbagliare si fa peccato ma quasi sempre ci si azzecca”.
Un mio caro amico, dopo aver lavorato e sgobbato una vita si
è ritrovato con una bella casetta con
due appartamentini che avrebbero, in ogni caso consentito ai figli di non
preoccuparsi in futuro per la sicurezza di un tetto sotto cui ripararsi. Di
questi tempi è già una fortuna.
Ma a questo punto, in attesa che i figli la utilizzassero, quel gran genio del mio amico fece una
bella pensata. “Perché lasciarla vuota? Bisogna pagare l’IMU come seconda casa,
l’IRPEF, tanto vale affittarli e coprire le spese.” Certo, un buon padre di famiglia cerca di
amministrare le risorse della propria famiglia nel modo migliore quindi affige
il fatidico cartello “LOCASI”.
Subito gli piovvero addosso una valanga di richieste di
Rumeni ed extracomunitari e fra di loro si fece strada una coppia di giovani
genitori ruspanti e autoctoni con due bambini in tenera età. Puliti, ben
vestiti, entusiasti della casa. La signora era addirittura raggiante. Ma loro non
volevano un appartamentino. No!!!!, Li hanno voluti tutti e due, hanno voluto
l’intera casa perché i loro bambini dovevano avere spazio per giocare e avevano un
sacco di ingombranti giocattoli.
Quel gran genio del
mio amico si fa prendere dall’entusiasmo del benefattore di coppiette
giovani e pulite e prima di prendere qualunque informazione fa un gesto da vero
“gran genio”, gli ammolla la chiave
per fare dei lavoretti di aggiustamento.
E ualà! Il gioco è fatto!!
In un solo
piccolo gesto non solo si è liberato della casa ma si è caricato delle tasse
che obbligatoriamente deve pagare sui soldi dell’affitto che la brava coppietta
non gli darà.
Siii!, perché sapete? Il PORCO stato non ammette eccezioni chi
registra un contratto deve pagare le tasse anche se non percepisce l’affitto. Quel
gran genio del mio amico dovrà fare una causa e solo quando il giudice gli
riconoscerà il mancato pagamento forse potrà cominciare a chiedere un rimborso
delle tasse pagate.
Mi viene un pensiero: “Sarà per questo che avvertiamo lo
Stato come un nemico? Sarà per questo che in sicilia si preferisce non
rivolgersi ai giudici ma allo zio TOTO’?” Il guaio che lo zio Totò prima o poi
ti chiede di pagare il tuo debito e allora son c….. dolori.
Ma torniamo alla coppia giovane e felice.
Hanno
conquistato una casa esagerata per le loro esigenze ed
anche per le loro possibilità, hanno un sacco di tempo libero perché non
lavorano ne tanto meno lo cercano (c’è lo Stato che paga la
disoccupazione), mantengono due macchine, un motorino, riempiono di
regali i
bambini, festeggiano compleanni nei locali pubblici, vanno ben vestiti
ed a testa alta. Sembrano proprio due
personcine che non devono niente a nessuno e possono guardare tutti a
testa
alta come per dire:
“Posso guardare negli
occhi i miei figli e dire con orgoglio che siamo persone che fanno dell’onore
un valore irrinunciabile”.
l mio amico pensate che quando ha scoperto che erano nulla
tenenti e con uno stipendio irrisorio rispetto alle loro esigenze si è
accontentato di una “parola d’onore”. Ha voluto provare se la parola d’onore bastasse come garanzia per consentire ad una coppia
giovane di trovare una loro collocazione nella società.
Ora quel gran genio
del mio amico non riesce a non
pensare a quella giovane coppia in
ogni momento della sua giornata.
E’ il suo primo pensiero al risveglio perché alza la
serranda e vede quella casa che era stata sua, la sera quando abbassa le
serrande dà un ultimo sguardo a quella montagnetta di euro che gli è stata
espropriata, sente i loro rumori, le grida dei bambini felici e degli amici dei
bambini felici e continua a pensarli.
La cosa che veramente gli brucia non sono i soldi non
percepiti (che hanno pure la loro brava importanza) ma questa pesante sensazione di essere stato
un grande ingenuo. Perché lui alla
correttezza di quella giovane coppia ci aveva creduto o forse
ci aveva solo sperato.
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