lunedì 21 maggio 2012

QUEL GRAN GENIO DEL MIO AMICO! - CAP. 1 _

Vi racconto una storia.
Una storia che spiega perché, certe volte, vediamo la mancanza di partecipazione alle disgrazie di chi vive in condizioni poco agiate.
Si dice:
 “Gli sbagli dei padri non devono pesare sui figli” per dire per esempio che se una persona viene da un certo ambiente non è detto che non riesca a comportarsi diversamente da come si usa in quell’ambiente.
Ma si dice pure:
A sbagliare si fa peccato ma quasi sempre ci si azzecca”.
Un mio caro amico, dopo aver lavorato e sgobbato una vita si è ritrovato con una bella casetta  con due appartamentini che avrebbero, in ogni caso consentito ai figli di non preoccuparsi in futuro per la sicurezza di un tetto sotto cui ripararsi. Di questi tempi è già una fortuna.
Ma a questo punto, in attesa che i figli la utilizzassero, quel gran genio del mio amico fece una bella pensata. “Perché lasciarla vuota? Bisogna pagare l’IMU come seconda casa, l’IRPEF, tanto vale affittarli e coprire le spese.”  Certo, un buon padre di famiglia cerca di amministrare le risorse della propria famiglia nel modo migliore quindi affige il fatidico cartello “LOCASI”.
Subito gli piovvero addosso una valanga di richieste di Rumeni ed extracomunitari e fra di loro si fece strada una coppia di giovani genitori ruspanti e autoctoni con due bambini in tenera età. Puliti, ben vestiti, entusiasti della casa. La signora era addirittura raggiante. Ma loro non volevano un appartamentino. No!!!!, Li hanno voluti tutti e due, hanno voluto l’intera casa perché i loro bambini dovevano avere spazio per giocare e avevano un sacco di ingombranti giocattoli.
Quel gran genio del mio amico si fa prendere dall’entusiasmo del benefattore di coppiette giovani e pulite e prima di prendere qualunque informazione fa un gesto da vero “gran genio”, gli ammolla la chiave per fare dei lavoretti di aggiustamento.
                                             E ualà!       Il gioco è fatto!!
In un solo piccolo gesto non solo si è liberato della casa ma si è caricato delle tasse che obbligatoriamente deve pagare sui soldi dell’affitto che la brava coppietta non gli darà.
Siii!, perché sapete?  Il PORCO stato non ammette eccezioni chi registra un contratto deve pagare le tasse anche se non percepisce l’affitto.  Quel gran genio del mio amico dovrà fare una causa e solo quando il giudice gli riconoscerà il mancato pagamento forse potrà cominciare a chiedere un rimborso delle tasse pagate.
Mi viene un pensiero: “Sarà per questo che avvertiamo lo Stato come un nemico? Sarà per questo che in sicilia si preferisce non rivolgersi ai giudici ma allo zio TOTO’?” Il guaio che lo zio Totò prima o poi ti chiede di pagare il tuo debito e allora son c….. dolori.
Ma torniamo alla coppia giovane e felice.
Hanno conquistato una casa esagerata per le loro esigenze ed anche per le loro possibilità, hanno un sacco di tempo libero perché non  lavorano ne tanto meno  lo cercano (c’è lo Stato che paga la disoccupazione), mantengono due macchine, un motorino, riempiono di regali i bambini, festeggiano compleanni nei locali pubblici, vanno ben  vestiti ed a testa alta. Sembrano proprio due personcine che non devono niente a nessuno e possono guardare tutti a testa alta come per dire:
“Posso guardare negli occhi i miei figli e dire con orgoglio che siamo persone che fanno dell’onore un valore  irrinunciabile”.
l mio amico pensate che quando ha scoperto che erano nulla tenenti e con uno stipendio irrisorio rispetto alle loro esigenze si è accontentato di una “parola d’onore”.  Ha voluto provare se la parola d’onore bastasse come garanzia per consentire ad una coppia giovane di trovare una loro collocazione nella società.  
Ora quel gran genio del mio amico  non riesce a non pensare a quella giovane coppia in ogni momento della sua giornata.
E’ il suo primo pensiero al risveglio perché alza la serranda e vede quella casa che era stata sua, la sera quando abbassa le serrande dà un ultimo sguardo a quella montagnetta di euro che gli è stata espropriata, sente i loro rumori, le grida dei bambini felici e degli amici dei bambini felici e continua a pensarli.
La cosa che veramente gli brucia non sono i soldi non percepiti (che hanno pure la loro brava importanza) ma questa pesante sensazione di essere stato un grande ingenuo. Perché lui alla correttezza  di quella giovane coppia ci aveva creduto o forse ci aveva solo sperato.

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