mercoledì 23 settembre 2009

CERTE COSE NON CAMBIANO MAI.

Ricordo che da ragazzo, mentre aiutavo a raccogliere le olive, sentivo mio padre cantare una canzoncina dei suoi tempi che stranamente mi ritorna familiare oggi.
Diceva pressappoco così:

"Ch'era cuntentu a ghiri a l'ilizioni,
crirennu chi ni ravanu lu pani,
e 'mmeci ni livaru la razioni,
ni trattanu chiù tinti di li cani.

Ni la purtaru a triccentu rammi,
scala la panza e criscinu li immi,
e si un finisci stu ran focu ranni
mi sà chi va finisci a tinchi tenchi."



Trovo che la canzoncina non sia poi così lontana dalle tematiche attuali sia nazionali che paesane.

Se qualcuno sapesse le altre strofe mi farebbe piacere conoscerle perché mio padre a quel punto si fermava ogni volta.

3 commenti:

Unknown ha detto...

Mi permetta di farle presente che a questo puno ci ha portato una classe politica sia di destra che di sinistra. Non so da che parte lei si pone ma personalmente credo che tutti facciano i loro porci comodi.All'orizzonte non vedo arrivare nessuno che possa cambiare le cose.Se pensiamo all'ulimo inciucio che tutta la classe politica ha voluto( il 5% sui capitali all'estero)mi viene da vomitare.
Cordialmente luigi BUONO

Unknown ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
MARTINODB ha detto...

Come si fa oggi a definirsi di destra o di sinistra? Che senso ha?
Finite le ideologie rimane solo il malaffare.