sabato 18 aprile 2009

CHE STORIA E' QUESTA?!!

Vista la mia professione di "cementificatore" dovrei compiacermi di questa notizia ma non ci riesco.
Leggo sui giornali la proposta presentata dalla "Servizi Globali Generali s.r.l." per la realizzazione di 600 posti letto sulla costa fra Castellammare e Guidaloca, 37 ettari di terreno interessato, centro congressi per 1.000 persone, occupazione di 100-200 persone fra bassa e alta stagione.
E le infrastrutture territoriali dove sono?
Avete presente cos'è il traffico estivo sulla statale nel tratto dallo svincolo al bivio di Scopello in questi ultimi anni? E noi vogliamo caricare ancora un ulteriore traffico generato dall'indotto dei 600 posti letto?
Senza volere fare polemiche gratuite bisogna considerare i casi di emergenza e quindi le esigenze di protezione civile del nostro territorio.
E la tutela del paesaggio? Impazziamo per farci approvare dalla Soprintendenza ai beni ambientali un piccolo rustico di 50 metri quadrati in quelle zone e si darebbe un parere positivo ad un apporto antropico di tale pesantezza?
Ma vogliamo pensare a come si snaturerà il nostro paese? A come si drogherà la nostra economia?
No, non riesco ad entusiasmarmi.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Chiaro, i progettisti sono del nord!!!

Diarioelettorale ha detto...

Con riferimento al commento precedente.

Caro Ingegnere nel commentare questa iniziativa, senzaltro di enorme rilievo per il nostro territorio ove si realizasse, hai fatto un imperdonabile errore, non hai fatto i conti con un altro fattore altrettanto determinante per lo sviluppo del nostro territorio, che la mamma degli imbrecilli, in ossequio ai dettami della Chiesa, non adotta metodi contraccettivi.

Assolutamente imperdonabile.

MARTINODB ha detto...

Che ci vuoi fare! Noi Castellammaresi siamo fatti così. Ci piace rotolarci nel fango e poi schizzarlo su tutto.

Camillo Gioè ha detto...

Per carattere non mi piace sbilanciarmi in commenti senza prima conoscere bene l'argomento di cui si parla. Non mi sento quindi di schierarmi 'a priori' contro questa iniziativa. Ricordo che per anni abbiamo pianto 'sul latte versato' (leggi su tante iniziative simili a cui è stato detto di no...) e che hanno spostato i loro consistenti investimenti in zone limitrofe. Ma forse che scelte simili hanno salvaguardato il nostro paesaggio e le nostre bellezze naturali? Per nulla direi...anzi. Al posto degli alberghi (che avrebbero quanto meno portato tanti posti di lavoro) si sono costruite tante villette e casette che hanno sì creato occupazione ma non certo sviluppo e hanno di contro devastato il nostro territorio. Il fatto di dire che "vengono da fuori" mi sa di un protezionismi ormai indifendibile: tutti sappiamo che ormai il campo della progettazione, anzi della "prestazione dei servizi di architettura e ingegneria" è diventata un'attività commerciale come un'altra soggetta alle leggi di mercato e della concorrenza dove soltanto le grosse associazioni professionali possono sperare di rimanere sul mercato. A noi piccoli professionisti non restano che le briciole.... o ancora non vi era chiaro tutto cio?
L'unica cosa che mi chiedo è: quanto pagheranno e a chi per avere i permessi?